Python
Presentazione gentilmente offerta da: Guglielmi Gianmarco, Di Pietro Stefano, Ferrari Federico, Baracchi Manuele
4°A Info Gennaio 2020
Le Caratteristiche generali del linguaggio
Python è un linguaggio di programmazione moderno, dalla sintassi semplice e potente che ne facilita l’apprendimento. Gli ambiti di applicazione di questo linguaggio di programmazione sono svariati: sviluppo di siti o applicazioni Web e desktop, realizzazione di interfacce grafiche, amministrazione di sistema, calcolo scientifico e numerico, database, giochi, grafica 3D, eccetera.
Se lanciamo il comando python da riga di comando, sia in ambiente Windows che Linux, viene mostrato un nuovo prompt caratterizzato da 3 caratteri di maggiore (>>>), che da adesso chiameremo interprete interattivo.
Python possiede sia i classici tipi di dato, comuni alla maggior parte dei linguaggio di programmazione, ma anche diversi tipi più potenti e flessibili.
Abbiamo già visto, nelle passate lezioni, la funzione print, che serve a “stampare” in output (tipicamente sullo schermo, ma volendo anche su file o altri stream) il valore di una variabile o di una espressione.
Python fornisce anche un tipo built-in chiamato lista, che viene solitamente usato per rappresentare una sequenza mutabile di oggetti, in genere omogenei.
In questa lezione ci occupiamo di come trattare le stringhe in Python. Abbiamo già visto che per dichiarare una stringa è sufficiente assengare ad una nuova variabile un testo racchiuso tra virgolette: è possibile racchiudere il suo valore indifferentemente tra apici (carattere ') o doppi apici (carattere ").
Abbiamo anche visto che è possibile usare l’interprete interattivo come una calcolatrice, e come convertire diversi tipi di dato. È inoltre possibile definire numeri interi usando la notazione binaria, ottale, ed esadecimale: Nota: In Python 2 esistevano due tipi di intero: int e long. In Python 3 questi due tipi sono stati unificati e il tipo int di Python 3
Il costrutto if-elif-else permette di eseguire istruzioni o gruppi di istruzioni diverse a seconda del verificarsi di una o più condizioni. La forma più semplice prevede l’uso di un if seguito da una condizione, dai due punti (:) e da un blocco di codice indentato che viene eseguito solo se la condizione è vera:
Test Modulo 1
Il ciclo for ci permette di iterare su tutti gli elementi di un iterabile ed eseguire un determinato blocco di codice. Un iterabile è un qualsiasi oggetto in grado di restituire tutti gli elementi uno dopo l’altro, come ad esempio liste, tuple, set, dizionari (restituiscono le chiavi), ecc.
Le funzioni sono uno strumento che ci permette di raggruppare un insieme di istruzioni che eseguono un compito specifico. Le funzioni accettano in input 0 o più argomenti (o parametri), li elaborano, e restituiscono in output un risultato.
I moduli, anche conosciuti come librerie in altri linguaggi, sono dei file usati per raggruppare costanti, funzioni e classi, che ci consentono di suddividere e organizzare meglio i nostri progetti. Python include già una lista estensiva di moduli standard (anche conosciuti come standard library), ma è anche possibile scaricarne o definirne di nuovi.
Ci sono sostanzialmente due modi in Python di rappresentare matrici: come liste di liste, oppure con la libreria esterna numpy. La più usata è sicuramente numpy ma noi le tratteremo comunque entrambi i modi.
Negli capitoli precedenti abbiamo esplorato l’uso delle variabili semplici e delle
strutture per la gestione dei dati come elenchi, tuple e dizionari.
Durante lo sviluppo programmi, progettiamo le strutture con cui conserviamo i
dati e scriviamo il codice necessario per manipolarle.
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